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Naca piloti: "Disatteso piano industriale di ITA e del Governo"

Il comunicato emesso dall'Associazione personale navigante trasporto aereo

L'Associazione nazionale personale navigante del trasporto aereo Naca piloti AZ/ITA rende noto in un comunicato-stampa che: "Nella giornata di ieri la nuova dirigenza di ITA, tra cui non compare alcun esperto di trasporto aereo, ha convocato i sindacalisti firmatari ad una riunione 'ristretta' avente per oggetto 'ristrutturazione aziendale'. 

La tipologia della riunione, l’oggetto e la delegazione ristretta sono indice inequivocabile di una crisi aziendale dai contorni assai preoccupanti. Il consueto ed anomalo comunicato dei sindacati firmatari, stranamente unitario, ha usato i consueti toni rassicuranti di recente memoria che hanno sempre contraddistinto le fasi precedenti le dichiarazioni di crisi con cui i lavoratori di Alitalia si sono confrontati nel corso degli anni.

Le notizie di stampa che sono trapelate in questi giorni riferiscono di un pesante rosso di bilancio di Italia trasporto aereo anche per l’annualità 2023, compagnia nata in continuità giuridica con Alitalia, quando il piano industriale della stessa compagnia presentato poco più di un anno fa ai sindacati aveva garantito invece il pareggio di bilancio nel terzo trimestre 2023. 

Ancora più preoccupante la situazione della flotta aerea di ITA che sarebbe dovuta essere composta da 78 aerei a fine 2022 e che invece è composta tuttora da soli 69 aeromobili. La dirigenza di ITA, aveva assicurato che erano stati preparati molteplici scenari che la compagnia sarebbe stata in grado di affrontare. Eppure, pur presentandosi lo scenario più semplice, quello della forte ripresa del traffico aereo a partire dal 2022, ITA ha dimostrato di non averlo saputo affrontare, cosìcché mentre tutte le compagnie aeree mondiali hanno fatto registrare utili record, essa si trova invece in una situazione di forte criticità. 

Anche le prospettive future non sono delle migliori: ITA, e quindi il Mef, avevano garantito mesi fa un piano industriale con 105 aeromobili entro il 2025, numero di per sé già insufficiente per poter competere in un mercato così aggressivo, ma anche tale previsione e garanzia presentata alle parti sociali è stata disattesa: si parla di 94 aerei entro il 2027. Un forte ulteriore ridimensionamento indice di gravi difficoltà ed idee poco chiare. Lo stesso purtroppo si deve dire anche in merito alle assunzioni del personale: nessun pilota verrà assunto il prossimo anno, mentre si registra l’indifferenza dei sindacati firmatari dinanzi all’assunzione di ITA del 21% della forza-lavoro del personale navigante 'dal mercato' invece che dal 'bacino dei cassintegrati Alitalia'. 

Va infine evidenziato come anche sul fronte della composizione della flotta le cose non vadano nella giusta direzione. Tra le più valide motivazioni della crisi di Alitalia, oltre a quanto ipotizzato dalla Procura di Civitavecchia, il numero limitato di aerei di lungo raggio era una delle motivazioni dei bassi ricavi di Alitalia. Ebbene, veniva denunciato come il numero di aerei di lungo raggio di Alitalia, 26 (ventisei) fossero ritenuti assolutamente insufficienti per una compagnia globale … il piano di ITA però ne prevede solo 24 (ventiquattro) ed a fine 2027".

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS

red/f - 1253012

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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