Un piano da 237 milioni di Euro per rendere gli scali aerei più grandi e più sostenibili, con l'obiettivo di aumentare del +23% il numero dei passeggeri in transito entro il 2027. Queste le principali linee del piano strategico della società Aeroporti di Puglia (AdP), presentato questa mattina per il periodo 2023–2028. 

"Riteniamo doveroso essere presenti oggi come Governo nazionale. La capacità fra Bari e Brindisi di soddisfare un fabbisogno superiore a 10 milioni di passeggeri, oltre che per quanto riguarda Foggia e Grottaglie diversificare le capacità di risposte infrastrutturali costituiscono per noi una necessità di verifica", ha dichiarato il viceministro alle Infrastrutture ed ai trasporti, Galeazzo Bignami. 

Questo è "un richiamo a tutte le imprese del territorio perché capiscano che qui c'è spazio per guardare ad un futuro di benessere, per fare investimenti e perché no farsi pubblicità", ha spiegato il presidente della società Aeroporti di Puglia (AdP), Antonio Maria Vasile. 

Gli ha fatto eco il presidente dell'Ente nazionale aviazione civile (Enac), Pierluigi Di Palma: "Sviluppare ed investire negli aeroporti significa sviluppare l'economia del territorio, non solo quella aeroportuale. In questo momento per altro è importante perchè il passeggero è attratto dalla possibilità di disporre di scali di qualità". 

Il piano strategico prevede sul lungo periodo ripercussioni occupazionali positive per oltre 15.000 posti di lavoro tra aeroporti ed indotto, che corrisponde ad una crescita di un miliardo di Euro del Pil regionale. Il documento delinea la strategia di sviluppo dei quattro scali della rete pugliese: il "Karol Wojtyła" di Bari-Palese, il salentino "Papola-Casale" di Brindisi, il "Gino Lisa" di Foggia ed infine il "Marcello Arlotta" di Taranto-Grottaglie.