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Aeroporti siciliani: turismo in pericolo

Viaggiatori lamentano ritardi, mancanza di informazioni e voli improvvisamente dirottati

Il fuoco ha messo a dura prova il sistema del trasporto aereo in Sicilia. Il rogo divampato il 16 luglio allo scalo "Vincenzo Bellini" di Catania-Fontanarossa ha colpito duramente l'hub aeroportuale della Sicilia orientale, che attrae più arrivi del "Falcone Borsellino" di Palermo-Punta Raisi, chiuso e poi riaperto a causa di un incendio boschivo. Ciò ha creato enormi disagi che hanno messo a nudo le ambizioni turistiche dell'Italia. 

Tale situazione ha rivelato la disorganizzazione del sistema e la scarsità delle infrastrutture dei trasporti dell'isola. Qualcosa che nemmeno la campagna pubblicitaria del Governo "Welcome to Wonder" ha potuto nascondere. E mentre l'Italia cerca di aumentare il suo appeal come destinazione turistica, beneficiando alla grande del boom di viaggi aerei nella "Summer 2023", i visitatori descrivono scene di caos totale. 

"Ci è stato riferito che il nostro volo non partirà prima delle 18:00. Noi siamo qui dalle ore 5:00 ed il volo è stato cancellato alle 11:55 di questa mattina. Capisco i disagi per l'incendio in aeroporto, ma sembra tutto molto disorganizzato", ha raccontato una turista americana rimasta bloccata nello scalo di Catania, intervistata dall'agenzia di stampa "Reuters", lamentando ritardi, mancanza di informazioni e voli improvvisamente dirottati.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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