Il Gruppo francese Safran, azienda che opera nel settore della difesa e che produce motori per aerei militari Rafale, ha annunciato l'avvio di una trattativa per l'acquisto dell'ex-Microtecnica, società torinese che si occupa di attività di "controllo volo" di proprietà dell'americana Collins Aerospace (gruppo Raytheon). L'affare vale circa 48 miliardi di dollari e dovrebbe concludersi nel 2024. Tra i 750 dipendenti della ex-Microtecnica tuttavia c'è preoccupazione per il futuro.

"La transazione proposta rappresenta un'opportunità unica per sviluppare la nostra posizione nelle funzioni critiche di attuazione e controllo del volo. I prodotti, molto complementari, permetterebbero di far nascere un leader mondiale in questi segmenti di mercato" e di "offrire un'offerta completa ai nostri clienti" ha affermato l'amministratore delegato di Safran, Olivier Andrles. 

Accende una faro sulla possibile cessione il segretario di Fiom Torino, Edi Lazzi: "È doveroso non sottovalutare la questione anche perché per Torino il settore aerospaziale è strategico. Chiediamo da subito l'apertura di un confronto a livello nazionale con l'azienda e le istituzioni locali. A noi invece interessa sapere con esattezza quali saranno le prospettive produttive e di progettazione, nonché le ricadute occupazionali sul nostro territorio". 

L'ex-Microtecnica, nata come azienda di bussole e giroscopi, si è specializzata negli anni nel business aerospaziale: controlli di volo per elicotteri e caccia militari, puntatori missilistici. L'industria ha sedi a Torino, Luserna, San Giovanni e Brugherio. Produce sistemi di controllo di volo (attuatori), valvole per motori, sistemi di gestione dell'aria, componenti oleodinamici per elicotteri per i consorzi Tornado (dal 1974), Eurofighter, Airbus, per aerei ed elicotteri Leonardo, Mitsubishi e Cessna.