Aeroporti Sicilia: botta e risposta Governo-Regione
Schifani: "Troppe sei società per sei aeroporti; scali minori siano funzionali a quelli maggiori"
Botta e risposta tra il Governo nazionale e la Giunta regionale in merito alla gestione degli aeroporti siciliani. In occasione di una convention organizzata in questi giorni a Palermo dal partito Fratelli d'Italia, il presidente della Regione siciliana è finito sotto il "fuoco amico" a causa del caos accaduto presso lo scalo "Vincenzo Bellini" di Catania-Fontanarossa, colpito da un incendio.
"Sei aeroporti con sei gestori sono troppi, serve una regia unica". Inoltre che "un aeroporto minore sia funzionale all'aeroporto maggiore mi sembra un gioco di squadra pertinente per ridurre i disagi di decine di migliaia di turisti", è la sferzata lanciata dal ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, parlando nel dettaglio dello scalo di Comiso.
Critiche dirette al presidente della Regione, Renato Schifani, ha replicato: "Da presidente della Regione me ne sono occupato, il mio obiettivo era e rimane quello di omogenizzare le società di gestione. Siamo un popolo di individualisti, ma non fino a questo punto. Lavoriamo per aggregare la gestione e definire d'accordo con la Regione ed il Governo nazionale una strategia unica dopo l'estate".
Fa sponda a Musumeci il segretario regionale della Lega, Annalisa Tardino: "L'emergenza a Catania ha messo in evidenza gravi criticità che già si erano riproposte ad ogni eruzione di cenere lavica. In Sicilia, pur in presenza di due scali internazionali, due nazionali e due minori, centri di interesse e certa politica locale hanno negli anni impedito di creare un sistema regionale a regia unica, in grado di migliorare la ricettività nonché di gestire situazioni del genere".
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