Missione Aeolus inizia rientro sulla Terra
Satellite colleziona dati meteo per un valore stimato di 3,5 miliardi
Aeolus ha iniziato il suo rientro sulla Terra. Il satellite dell’agenzia spaziale europea (Esa, European Space Agency) è atterrato in modo controllato sul nostro pianeta. Il sistema, che ha studiato per quasi 5 anni i venti che sferzano il nostro pianeta fino a 30 chilometri di quota, era partito nel 2018. La fase di caduta è iniziata nelle scorse ore a 280 chilometri dal nostro pianeta e sarà completata il 28 luglio nell’Oceano.
La missione "ha colmato un vuoto" dimostrando la sua fattibilità "proprio nel corso della pandemia, quando gli aerei, che sono i principali misuratori dei venti, non potevano volare". "Il successo più tangibile di Aeolus è che avremo dei successori" alla missione che è "terminata il 30 aprile scorso e che poi è entrata in una fase sperimentale non prevista inizialmente, con misurazioni che potrebbero" diventare strategiche, ha sottolineato il responsabile Esa della missione, Tommaso Parrinello.
Il satellite ha collezionato preziosi dati che ha spedito a terra e di cui hanno usufruito i principali centri meteorologici europei: dal Met Office britannico a Météo France e tanti altri. Si tratta di informazioni che hanno un valore commerciale stimato intorno ai 3,5 miliardi di Euro. Un volume di affari che potrebbe essere moltiplicato dalla prossima missione, Aeolus 2, che ha la possibilità di ottenere dati del valore di 7 miliardi di Euro nel prossimo decennio.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency