La società statunitense Rocket Lab, specializzata nella produzione di razzi spaziali ed in servizi connessi, ha effettuato per la prima volta il recupero in oceano di un razzo mediante una nave. Si tratta di un importante passo per l'azienda che, abbandonata l'idea di effettuare il recupero attraverso un elicottero che agganciava il razzo con un cavo, ha cambiato strategia, compiendo un primo passo per la riutilizzabilità dei razzi. 

L'industria ha sviluppato e realizzato il razzo spaziale Electron, messo a disposizione dei clienti che vogliono mettere in ordita satelliti miniaturizzati e CubeSat. Per abbattere i costi del servizio ed entrare in un mercato sempre più competitivo, la società ha imitato il sistema di recupero di Space X. Rocket Lab ha così recuperato con successo il primo ed il secondo stadio del vettore di lancio attraverso un ammaraggio oceanico. 

Il primo test di successo, denominato missione "Baby Come Back", è stato effettuato ieri con un razzo Electron lanciato da una base spaziale a Mahia, in Nuova Zelanda. Il carico utile del vettore includeva quattro satelliti Cubesat della National Aeronautics and Space Administration (Nasa) ed altri della società di telecomunicazioni Telesat e di Spire Global. 

Sotto, il video: