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Trasporto aereo. Sardegna: scontro Nord-Sud

Regione replica agli albergatori ed ai sindaci di Olbia, Sassari ed Alghero

È scontro in Sardegna tra Nord e Sud sulla gestione del sistema aeroportuale. La Regione è pronta a ricorrere in tribunale contro la creazione della società Nord Sardegna Aeroporti, che ha riunito le società di gestione degli aeroporti di Olbia (Geasar) ed Alghero (Sogeaal) e vuole estendersi a Cagliari (Sogaer). Di contro ci sono i primi cittadini di Sassari, di Olbia e di Alghero, che fanno fronte comune. Un faccia a faccia in cui si inserisce anche la polemica interna tra gli albergatori. 

I sindaci del nord Sardegna fanno pressing sulla Regione per impedire il ricorso al tribunale delle imprese di Cagliari, contro la fusione, già deliberata, degli aeroporti di Olbia ed Alghero in un'unica società. Tra questi ci sono i primi cittadini Nanni Campus di Sassari, Settimo Nizzi di Olbia, Mario Conoci di Alghero, tutti esponenti di area del centrodestra, che hanno espresso in coro la propria contrarietà alla linea della Regione. 

Questa la replica dell'assessore regionale ai Trasporti, Antonio Moro: "La Regione è obbligata a tutelare in tutte le sedi opportune i propri interessi, e quindi i diritti dei sardi, pertanto procederà con l'impugnazione. Non capisco la preoccupazione: dal primo giorno tutti dicono che questa operazione è legittima e rispetta tutte le norme, garantisce il pubblico ed il privato. Poi, però, si scopre che l'Enac dice di no, che ci sono altre autorità che hanno pareri diametralmente opposti ed oggi si chiede alla Regione di non attivare un'impugnativa che garantisce la salvaguardia dei diritti della stessa Regione".

Intanto, l'assessore al Turismo, Gianni Chessa, chiama in causa gli albergatori sardi e le polemiche interne tra gli operatori, alcuni dei quali si sentono penalizzati dalla decisione della Regione: "Il nostro impegno è quello di valorizzare l'interno della Sardegna, dobbiamo farsi che si possa vivere tutto l'anno di turismo. Oggi c'è un fenomeno mondiale che si chiama extra-alberghiero, dove il turista sceglie con i propri soldi dove andare, non si può frenare, si può solo controllare. Quando all'extra alberghiero cresce del 53%, qualcuno si deve porre il problema quella dei b&b e delle case vacanze è una offerta competitiva di prezzi, perché oggi fare le vacanze in Sardegna per il ceto medio-basso è caro. Ci si deve unire e fare sistema".

Gic - 1252513

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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