Bombe a grappolo: Paesi Nato contro Washington
Contrari agli Usa che intendono inviare in Ucraina armi vietate
I governi di Gran Bretagna, Canada, Nuova Zelanda e Spagna hanno espresso in questi giorni la loro posizione contraria all'invio di bombe a grappolo all'Ucraina da parte degli Stati Uniti. L'organizzazione Amnesty International ha ricordato che questi armamenti sono banditi in 123 Paesi che hanno firmato la Convenzione delle Nazioni Unite, perché "pongono una grave minaccia alle vite civili a lungo anche dopo che il conflitto è terminato".
Madrid "ha un impegno deciso affinché un certo tipo di armi e bombe non possa essere inviato in Ucraina". "No alle bombe a grappolo e sì alla difesa legittima dell'Ucraina che non vogliamo sia assicurata dalle bombe a grappolo", ha dichiarato il ministro della difesa spagnola, Margarita Robles. Sulla stessa linea il premier britannico Rishi Sunak.
Gli ha fatto eco il premier neozelandese, Chris Hipkins, che ha denunciato che tali armi sono "indiscriminate e causano danni immensi a persone innocenti, potenzialmente, e possono anche avere effetti a lunga durata". Posizione ribadita dal governo del Canada, guidato dal primo ministro Justin Trudeau: "Consideriamo seriamente i nostri obblighi previsti dalla Convenzione per incoraggiare la sua adozione universale" e tutelare soprattutto i bambini.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency