Segredifesa: segretario generale difesa svizzera a Cameri
Visita si inserisce nei tradizionali rapporti tra i due Paesi confinanti
È terminata la visita al polo regionale trivalente F-35 – Faco/Mro&U di Cameri (Novara) di una delegazione della direzione nazionale degli armamenti svizzera, guidata dal segretario generale della difesa e protezione civile, Toni Eder.
La delegazione elvetica è stata accolta dal generale di Corpo d'Armata Luciano Portolano, segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti, che, nella prima fase dell'incontro, ha illustrato alla controparte i lineamenti organizzativi del programma internazionale di 5^ generazione F-35 e l’organizzazione del polo trivalente di Cameri, una delle due realtà al mondo fuori dagli Stati Uniti (l’altra è in Giappone) ed unica in Europa.
La visita si inserisce nel solco dei tradizionali rapporti tra i due Paesi confinanti e rispecchia la decisione svizzera di aumentare il bilancio della difesa dallo 0,8 al 1% del Gdp e di puntare decisamente alla modernizzazione delle forze armate nazionali. In tale ottica, il Paese transalpino, nel settembre del 2022, ha siglato un accordo per l’acquisto di 36 aerei F-35 a decollo ed atterraggio convenzionale, per un valore complessivo di 6,25 miliardi di dollari. I velivoli andranno a sostituire le flotte nazionali elvetiche di F/A-18 Hornet e F-5 Tiger tra il 2027 ed il 2030.
Dopo un briefing iniziale, sull’organizzazione degli impianti piemontesi -centro di assemblaggio e verifica finale del programma F-35– sono state visitate le linee produttive e manutentive, del programma F-35 che oggi annovera, a vario titolo, 16 Nazioni, senza contare i Paesi che stanno chiedendo di potersi dotare del velivolo, e ha, pertanto, già e di fatto un ruolo attivo nella cooperazione europea e transatlantica.
Al termine della visita, Eder si è detto pienamente soddisfatto per quanto visto e si è complimentato per il livello di eccellenza raggiunto e per le professionalità impiegate nella gestione del polo trivalente di Cameri per l’area Euro-mediterranea. Ha inoltre auspicato che la collaborazione con l’Italia possa espandersi ad altri programmi di cooperazione nel campo della difesa, quali la realizzazione di nuove strutture di comando e controllo, da inserire nell’ambito della revisione dello strumento terrestre, e la partecipazione dei piloti elvetici alle attività addestrative dell’International Flight School presso la base di Decimomannu (Cagliari).
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