Questa mattina il presidente del Consiglio dei ministri italiano, Giorgia Meloni, si è recata alla Camera dei deputati (e nel pomeriggio al Senato della Repubblica) per le comunicazioni ufficiali in vista della riunione del Consiglio europeo che si terrà il 29 ed il 30 giugno 2023, convocato dal presidente del consiglio europeo, Charles Michel. Tra i temi in agenda: la guerra russo-ucraina, la politica di sicurezza e difesa europea, la situazione economica, l'immigrazione, i rapporti con la Cina. 

"Sicurezza non prescinde da legame con Nato. Non è mutata la complessità della fase che stiamo vivendo: la sicurezza in tutti gli ambiti rimane la nostra priorità, e conseguentemente dalla libertà, non può prescindere dal legame che lega l'Unione europea alla Nato. Nel prossimo incontro a Vilnius dovremo fare passi avanti per una Europa in grado di difendere i propri cittadini", ha dichiarato il presidente del Consiglio dei ministri. 

Nella sua lettera Michel ha precisato che: "Il nostro incontro sarà preceduto da un pranzo con il segretario generale della North Atlantic Treaty Organization (Nato), Jens Stoltenberg, con il quale potremo confrontarci sui temi della sicurezza globale ed europea. La nostra incrollabile unità è in contrasto con la disunione in Russia mostrata dagli eventi di questo fine-settimana". 

Proprio su questo tema, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, in un'intervista rilasciata a "Il Giornale" ha affermato: in Russia "ci sono 5300 italiani e la Farnesina monitora la situazione". E sulla missione di pace del cardinale Matteo Zuppi ha dichiarato: "Seguiamo con grande attenzione tutte le iniziative di pace. Quella della Santa Sede è particolarmente autorevole, l'inviato di Papa Francesco è già stato a Kiev, ora a Mosca. Speriamo che alla fine prevalga il buonsenso". "Mi auguro possa svolgere un ruolo positivo, come possono farlo la Cina e la Turchia".