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Aeroporto Bologna: stretta sul rumore

Il dossier sul tavolo dei ministeri, ma i cittadini chiedono chiusura notturna

L'inquinamento acustico provocato dall'intenso traffico aereo è sempre al centro delle preoccupazioni dei residenti che abitano nei quartieri limitrofi allo scalo "Guglielmo Marconi" di Bologna-Borgo Panigale. E non solo: alle denunce degli attivisti e degli ambientalisti si unisce la politica tutta, sia l'opposizione che la maggioranza che guida la Giunta comunale del sindaco Matteo Lepore. La questione è arrivata anche sui tavoli ministeriali a Roma. 

Di fronte alla proposta di limitare i voli notturni tra le ore 00:30 e le 5:50 (prima tra le 23:00 e le 6:00), il presidente del comitato di quartiere Navile, Federica Mazzoni (Pd), replica: "Non si tratta di mediazioni. Se vogliono lucrare sulla pelle degli emiliani-romagnoli a fini elettorali noi non staremo a guardare. Noi crediamo ci sia il rischio di danni psicofisici per i cittadini, e chiediamo una diminuzione dei sorvoli di notte sulla testa dei cittadini. A costo di chiudere lo scalo". 

"Noi non vogliamo metterci in contrapposizione col diritto al lavoro, ma chiediamo di riorganizzare il lavoro. Il punto è armonizzare le esigenze dell'economia con quelle dei residenti". E sull'iniziativa del Governo dichiara: "Noi su questo siamo compatti. Loro no: la Lega è contraria allo stop ai voli di notte". Inoltre, "i 2,2 miliardi di Euro stanziati sono del tutto insufficienti, servono 11 miliardi. E bene ha fatto Lepore a richiamare Roma sul fatto che tanti comuni colpiti non sono stati inseriti nel primo elenco di contributi" per la lotta all'inquinamento ambientale ed acustico.

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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