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CLARA MOSCHINI

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Elt a "Seafuture" con il sistema antidrone Adrian

Ed altre soluzioni, anche cyber, per settore navale e subacqueo

Elt partecipa all’ottava edizione di "Seafuture", che si tiene a La Spezia tra il 5 e l'8 giugno. Il Salone è l'occasione per presentare le soluzioni e le capacità dell’azienda in ambito navale e subacqueo maturate in oltre settant’anni di attività nel dominio dello Spettro Elettromagnetico (Emso) ed oggi arricchite da nuove capacità cyber.

L'industria ha una esperienza consolidata nei sistemi EW navali maturata anche grazie alla collaborazione con la Marina militare italiana per le navi classe Ppa e Lhd Trieste. I sistemi Elt coprono l'intero spettro Comms e Radar per la sorveglianza, la rilevazione e l'analisi, combinati con la più avanzata contromisura di Jamming basata su moduli GaN. L'azienda fornisce anche la suite EWS per i sottomarini U212 Nfs, dove ha installato un gruppo di antenne sottomarine integrate altamente innovativo, che consente la rilevazione e l'individuazione della direzione con prestazioni eccellenti nell'intero spettro radar e delle comunicazioni. La capacità di contromisure navali può essere ulteriormente estesa allo spettro InfraRosso attraverso il sistema Naval Dircm, in grado di proteggere la nave dalle nuove minacce I/R emergenti.

"Seafuture" è l’occasione per presentare un accrescimento delle capacità dell’antidrone Adrian (Anti-Drone Interception, Acquisition and Neutralisation) per navi militari e di sicurezza marittima. 

Con il supporto della partecipata Cy4Gate, Elt ha implementato Adrian con una nuova funzionalità, denominata “Cyber RF”, che rende il prodotto in grado di individuare e reagire in maniera efficace ai nuovi e più complessi scenari operativi, sia militari che civili, minacciati da droni malevoli di nuova generazione.

In particolare la “Cyber RF” costituisce un complemento dei moduli “jamming”, “radar” e “visivo” che ne migliora ulteriormente le prestazioni: permette la presa di controllo completa del drone per ottenere un “safe landing”, evita impatti su servizi e sistemi presenti nell’area ed abilita a pieno il controllo del drone ostile in fase di contrasto.

Si tratta di una capacità in grado di assicurare il 100% di detezione della maggior parte dei droni commerciali usati per finalità ostili, e permette inoltre una localizzazione in tempo reale del drone e del pilota, la possibilità di identificazione e l’ottenimento delle relative telemetrie (“Cyber Detection”) ed, infine, una presa di controllo e di contrasto selettivi (“Cyber countermeasures”). 

Sempre con riferimento al dominio cyber sarà presentato l’“Hybrid Cyber Digital Twin”, una piattaforma capace di simulare una rete IT/OT per individuare potenziali vulnerabilità e implementare preventivamente contromisure in grado di rendere più efficace e tempestiva la capacità di riposta ad attacchi hacker. Il digital twin permette di migliorare la cyber resilience delle reti e delle tecnologie ivi installate, rendere più efficace il training dei red e blue team facendoli esercitare su scenari d’attacco simulati con impiego di minacce reali e attuali e di realizzare una “honey net” ovvero una rete simulata identica a quella reale da usare come “cyber esca” per l’attaccante, al fine di isolarlo, studiarne il comportamento e le tecniche di attacco e adeguare le misure di difesa.

La tecnologia ha una elevata flessibilità di impiego tattico grazie alla sua caratteristica di essere “trasportabile”.

red/f - 1251720

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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