Protesta contro sviluppo aeroportuale Venezia
Le istituzioni comunali e regionali non hanno partecipato all'evento
Ventisei associazioni, compresa "Extinction Rebellion", hanno manifestato davanti al Laguna Palace in protesta al Masterplan di Save 2037, il piano di sviluppo dello scalo aeroportuale di Venezia. Le associazioni hanno criticato l'aumento dei voli previsto nel piano, definendolo incompatibile con l'obiettivo di azzerare le emissioni. Inoltre, hanno sollevato preoccupazioni riguardo ai livelli di rumore già al limite ed al possibile aumento degli incidenti aerei a causa del raddoppio dei passeggeri e degli aeromobili più grandi.
Le istituzioni comunali e regionali non hanno partecipato all'evento, suscitando ulteriori critiche da parte dei manifestanti. Warren Cairns di Extinction Rebellion ha evidenziato i dati che dimostrano l'insostenibilità del piano in termini di emissioni di CO2, sottolineando che l'aumento del traffico aereo comporterebbe un incremento significativo delle emissioni, che non è accettabile in un'era di emergenza climatica.
Franco Rigosi di Medicina democratica ha sollevato preoccupazioni riguardo all'aumento del rischio di incidenti aerei, considerando il fatto che le due piste attuali dovranno gestire un volume di traffico più elevato ed aeromobili di dimensioni maggiori. Rigosi ha anche sollevato il problema dell'indice di rischio di incidente per gli impianti soggetti alla legge Seveso presenti a Marghera e sorvolati dagli aerei durante l'atterraggio.
Michele Boato dell'Ecoistituto del Veneto ha evidenziato l'impatto del Masterplan sul territorio bonificato, identificando tre aree che subiranno significative modifiche. Infine, Pier Luigi Chiodi di "Adesso" ha sottolineato l'importanza di considerare l'inquinamento acustico, poiché i dati indicano che il rumore aeroportuale è già vicino al limite massimo consentito. Chiodi ha portato dati di studi che evidenziano i danni causati dal rumore sulle persone che vivono vicino agli aeroporti, compreso quello di Tessera.
Cesare Rossi di CrIAAVe ha concluso la serie di interventi ricordando gli alberi abbattuti e quelli che lo saranno nei prossimi anni a causa del piano di sviluppo.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency