L'aeroporto di Amsterdam-Schiphol vorrebbe esonerarsi dalla cultura dei voli "hop-on hop-off" tipica degli uomini d'affari, delle celebrità e dello star dello sport. Ad aprile il gestore del più grande scalo dei Paesi Bassi ha comunicato che vieterà il transito degli aerei privati, così come quella di dire basta ai voli notturni dal 2026. Una decisione che potrebbe costituire un precedente per l'aviazione privata in tutto il mondo.

"Mi rendo conto che le nostre scelte possono avere implicazioni significative per l'industria aeronautica, ma sono necessarie. Questo dimostra che facciamo sul serio", ha dichiarato di recente in una nota Ruud Sondag, amministratore delegato ad interim del gestore aeroportuale Royal Schiphol Group. 

Una decisione inaspettata per tante compagnie charter, che oggi hanno a Schiphol una delle principali destinazioni per i voli d'affari in Europa. Il divieto di utilizzo delle piste di decollo ed atterraggio sarà formalizzato entro il 2026. La decisione mira a diminuire l'inquinamento atmosferico ed acustico sulla capitale, per rispondere alle politiche governative. Tuttavia, è probabile che i velivoli traslocheranno nei vicini scali di Den Haag o Lelystad, gravando ancora sul territorio olandese.