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Toto nomine nella Guardia di Finanza

Sei nella rosa dei candidati, ma solo due i veri papabili

La maggioranza che compone il Governo guidato del presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, è alle prese con la scelta del nuovo comandante generale della Guardia di Finanza. Sono almeno sei i generali di Corpo d’Armata che hanno reali chance, ma sono sostanzialmente tre i nomi dei papabili che si contenderanno la successione al generale Giuseppe Zafarana.

Il ministro dell’Economia e delle finanze (Mef), guidato dal leghista Giancarlo Giorgetti, è il dicastero da cui dipendono direttamente le "Fiamme Gialle" e perciò ha un maggior peso in questa nomina: il nome sponsorizzato è quello del generale di Corpo d'Armata di Umberto Sirico. Su di lui ci sarebbe il via libera del ministro della Difesa, Guido Crosetto, tuttavia il suo nome non mette d'accordo tutto il Governo. 

Dal canto suo Fratelli d'Italia, partito del premier Meloni, ha fatto sapere attraverso il sottosegretario con delega alla sicurezza, Alfredo Mantovano, che preferirebbe vedere in quel ruolo Andrea De Gennaro (fratello dell'ex- capo della Polizia, Gianni), sponsorizzato anche dall’ex-presidente della Camera dei deputati, Luciano Violante, molto influente negli ambienti della sicurezza. Sogno infranto solo poche settimane fa quello del generale Fabrizio Carrarini, fermato da un’indagine giudiziaria che, benché sia finita in un nulla di fatto, imbarazza il Governo.

Gic - 1251040

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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