Leonardo: ora arrivano anche i tedeschi
Mentre si discute sugli incarichi, Hensoldt vuole acquisire asset italiano Elettronica
Mentre nelle alte sfere del Gruppo Leonardo è in corso da settimane una combattuta partita interna sugli incarichi, con il neo-amministratore delegato Roberto Cingolani alle prese con indicazioni politiche e manager scalpitanti, la società tedesca Hensoldt, specializzata in tecnologie per i settori difesa ed aerospazio, valuta di impossessarsi in un importante asset italiano: la divisione Elettronica di Leonardo.
La mossa dell'azienda tedesca rientra nella cornice di iniziative volte a consolidare la società con varie acquisizioni nel mercato europeo, ha spiegato ieri l'amministratore delegato di Hensoldt, Thomas Mueller: "Sarebbe una possibile strada da percorrere" e sarebbe ipotizzabile perfezionare la compravendita nel breve termine, mentre "nel lungo termine, dobbiamo essere alla pari con gli americani".
Da non credere. Eppure la realtà supera la fantasia in alcuni casi. La divisione Elettronica per la difesa è uno dei motori di crescita dei ricavi del Gruppo Leonardo. Prima era la società italiana che si consolidava in Germania con Hensoldt (Leonardo detiene il 25,1% dell'azienda tedesca), a due anni di distanza è quest’ultima che viene a fare shopping in Italia. Ed è anche agguerrita. Tanto che in un'intervista Muller ha confessato di avere adocchiato anche la francese Thales e la tedesca Rheinmetall. L'Italia non può lasciarsi sfuggire tra le mani un'altra eccellenza.
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