In Portogallo c'è una vicenda surreale che coinvolge il governo e sta scuotendo il settore del trasporto aereo. Dopo che un manager della compagnia di bandiera Tap Air Portugal era finito al centro della bufera, l'azionista pubblico (ossia lo Stato che detiene circa 72,5% del capitale) aveva licenziato l'amministratore delegato, Christine Ourmières Widener, in diretta televisiva.

Oltre al boom di ascolti ed alla portata mediatica del caso, presto divenuto immancabile argomento di dibattito tra l'opinione pubblica, a far discutere è il fatto che il manager sia ancora al suo posto di comando, nonostante sia passato un mese dal suo licenziamento. Questo perché la donna ha fatto ricorso al tribunale, che ha congelato la posizione in attesa di sentenza. 

La sua cacciata era arrivata niente meno che dal ministro delle finanze, Fernando Medina, che l'ha licenziata insieme al presidente del cda, Manuel Beja, dopo uno scandalo sui 500.000 Euro di buonuscita concessi ad un membro del board. La situazione è tanto più paradossale se si considera che Ourmières Widener ha dichiarato in audizione al Parlamento di essere ancora "in carica, ma senza linee-guida da imporre, in un periodo critico per l'azienda" che, nonostante la crisi, ha chiuso il bilancio 2022 con 65,6 milioni di Euro di utile.