Aerei dell'aeronautica militare di Israele hanno condotto questa notte attacchi sul Libano meridionale e sulla Striscia di Gaza a seguito di un'ondata di raid missilistici contro Israele. Questi ultimi erano stati lanciati al culmine delle tensioni suscitate da un'operazione condotta nei giorni del Ramadan dall'esercito israeliano all'interno della moschea di Al-Aqsa, a Gerusalemme, dove si erano rifugiati palestinesi ricercati, catturati dopo spari di granate assordanti e proiettili di gomma.

In seguito a questo episodio, all'alba di giovedì circa 40 razzi sono stati lanciati dal Libano contro la zona settentrionale di Israele. Si tratta dell’attacco più violento da 17 anni a questa parte. Dal canto suo Hamas, che controlla la Striscia di Gaza, ha sparato razzi a raffica sulle città più vicine situate nel sud di Israele: un appartamento è stato centrato ma non si registrerebbero vittime. 

Dura ma non immediata la reazione di Tel Aviv. I generali hanno aspettato, per evitare rappresaglie, di definire l'intensità della risposta militare e gli obiettivi da colpire nella Striscia di Gaza ed in Libano, dopo avere valutato anche un eventuale coinvolgimento dell’Iran. A quel punto aerei militari israeliani hanno colpito 10 tra postazioni, tunnel e basi logistiche a Gaza, nonché tre sospette basi missilistiche in Libano.