Aeroporto Amsterdam taglia numero voli
Misura drastica causa inquinamento ambientale provocato dal riscaldamento globale
I piani del governo olandese per ridurre le emissioni di CO2 costringeranno l'aeroporto di Amsterdam-Schiphol, uno dei più trafficati d'Europa, a limitare il numero di collegamenti aerei internazionali di trasporto-passeggeri. Si tratta di una decisione annunciata in questi giorni, con l'obiettivo di ridurre l'impronta climatica dei Paesi Bassi,una iniziativa che preoccupa i vettori.
"Le emissioni massime di CO2 fissate per ciascun aeroporto si applicheranno per diversi anni. Di modo che il superamento in un anno possa essere compensato negli anni successivi". Quindi Schiphol potrebbe distribuire le riduzioni dei voli su più anni. "Questa scelta politica aiuterà il Paese a raggiungere il suo obiettivo di decarbonizzazione. Il governo ascolterà tutte le parti" sociali, ha spiegato il ministero dei trasporti olandese, Mark Harbers.
Parole che non rassicurano i vettori aerei. La compagnia di bandiera olandese Klm, in questi giorni ha espresso tutta la sua preoccupazione: "Riteniamo che le politiche di sostenibilità dell'aviazione dovrebbero essere regolamentate il più possibile a livello internazionale. Essere l'unico Paese al mondo a stabilire un tetto nazionale di CO2 non corrisponde ad un settore che opera a livello internazionale".
Oggi il trasporto aereo rappresenta circa il 2-3% dell'inquinamento globale che causa il riscaldamento del pianeta. Per questo motivo, l'aviazione è un ambito da sempre preso di mira da coloro che devono rispettare gli standard internazionali sul clima. Adesso però Klm ha avviato una azione legale contro il governo olandese, dopo le proteste dei mesi scorsi insieme all'aerolinea americana Delta Air Lines ed alla britannica easyJet.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency