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Aeroporto Dublino e la tecnologia antidroni

Proposta a costi minimi per ridurre ricorrenti ritardi e cancellazioni voli

Dopo le gravi interruzioni all'operatività dell'aeroporto di Dublino, registrate nelle ultime settimane, a causa di aeromobili a pilotaggio remoto che hanno violato il limite della distanza minima di sicurezza dallo scalo, la società di gestione aeroportuale potrebbe dare il via presto ad una serie di test su dispositivi tecnologici anti-drone.

Dublin Airport Authority (Daa) ha chiesto sanzioni più severe per coloro che sono stati giudicati colpevoli di aver utilizzato droni all'interno dello spazio aereo limitato. Questo non è bastato ad alcune compagnie sul piede di guerra nel chiedere al governo un impegno concreto e risolutivo: su tutte c'è la low-cost irlandese Ryanair; la scorsa settimana, infatti, l'amministratore delegato Michael O'Leary ha suggerito di usare la tecnologia anti-drone. 

Si tratta di sistemi in grado di disturbare le frequenze su cui operano i droni, facendoli quindi cessare di volare nelle vicinanze dell'aeroporto. I dispositivi andrebbero affidati alla gestione delle forze di polizia aeroportuali. La loro implementazione richiederebbe un investimento stimato pari a 100.000 Euro. Una cifra molto inferiore al danno economico causato alle aerolinee da continui ritardi e cancellazioni di voli.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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