Mai più razzi spaziali recuperati con elicottero
Passo indietro su innovativo metodo, azienda Usa progetta intercettazione oceanica
L'esuberanza iniziale sull'apertura di una svolta nel settore lascia spazio alla delusione. La società aerospaziale statunitense Rocket Lab infatti sta riconsiderando il suo metodo di recupero dei razzi vettori di rientro sulla terra che prevedeva l'aggancio in volo da parte di un elicottero. Adesso, l'azienda sta progettando un piano per afferrare i vettori nell'oceano, prima che tocchi la superficie dell'acqua.
"È una svolta felice degli eventi". Nei test il razzo Electron "è sopravvissuto al recupero oceanico in condizioni davvero buone, con i componenti che in molti casi superano" i parametri minimi "per il riutilizzo in volo". "Ciò significa che non c'è più bisogno di fantastiche acrobazie che coinvolgono un elicottero", ma "daremo maggiore impermeabilità al vettore", ha spiegato l'amministratore delegato e fondatore, Peter Beck.
Nei mesi scorsi erano falliti alcuni tentativi ufficiali di recupero del razzo con un elicottero da trasporto pesante Sikorsky S-92 modificato per la specifica missione. Adesso, il prossimo test ufficiale con il nuovo metodo di recupero del razzo spaziale Electron dovrebbe avvenire non prima del 19 aprile in Nuova Zelanda, presso la base Launch Complex 1, nella penisola di Māhia.
Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.
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