Stati Uniti puntano sulla cybersecurity
Strategia nazionale di Biden prevede un "ecosistema digitale più resiliente"
Occorre un "ecosistema digitale più resiliente" per fare del cyberspazio un luogo di rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. È quanto afferma l'agenzia National Cybersecurity Strategy (Ncs) americana, che ha comunicato l'esito del monitoraggio delle attività informatiche pericolose. Secondo i dati a disposizione, le principali minacce dell'attuale infrastruttura informatica del Paese provengono dalla Cina, dalla Russia, dall'Iran e dalla Corea del Nord.
"Il nostro mondo in rapida evoluzione richiede un approccio alla difesa informatica più deciso, più coordinato e dotato di maggiori risorse. Ci troviamo di fronte ad un complesso ambiente di minacce, con attori statali e non statali che sviluppano ed eseguono campagne per minacciare i nostri interessi", propone ancora l'amministrazione Biden-Harris in tema di cybersecurity.
Sono cinque i pilastri della strategia nazionale: la difesa delle infrastrutture critiche; il contrasto agli attori protagonisti delle minacce; la promozione della resilienza e della sicurezza; la costruzione di un futuro ecosistema più pronto a reagire ad attacchi hacker; la creazione di partnership internazionali che possano contrastare le sfide future.
L'amministrazione Biden-Harris precisa che gli Stati autocratici "stanno utilizzando in modo aggressivo capacità informatiche avanzate per perseguire obiettivi contrari ai nostri interessi ed alle norme internazionali". Bisogna quindi "riequilibrare la responsabilità di difendere il cyberspazio" e che "il Governo deve utilizzare tutti gli strumenti del potere nazionale in modo coordinato, per proteggere la nostra sicurezza nazionale, la sicurezza pubblica e la prosperità economica".
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency