Vettori aerei alle prese con le sedie a rotelle
Boom domanda viaggi renderà difficile gestione
La riapertura delle frontiere aeree e l'allentamento delle restrizioni per limitare i contagi di Covid-19 tra i passeggeri ha fatto emergere vecchie questioni che preoccupano i management delle compagnie aeree e delle società aeroportuali. Infatti, la domanda di viaggi in costante aumento rende gli scali sempre più affollati e così la gestione dei Passeggeri a mobilità ridotta (Pmr), tra cui quelli in sedia a rotelle, diventa una questione non secondaria da risolvere.
Ad esempio, di recente su un collegamento aereo della compagnia Southwest Airlines, ci sono state 25 richieste di assistenza per altrettanti passeggeri in sedie a rotelle. Una domanda che è sei volte superiore alla media. Questo può determinare un problema perché le società aeroportuali e le compagnie sono alle prese con una carenza di personale che ne ostacola l'operatività.
Su queste difficoltà si inseriscono quei passeggeri che fingono di avere una mobilità ridotta, usando così la sedia a rotelle come strumento per imbarcarsi prima, salvo poi guarire miracolosamente quando arrivano all'aeroporto di destinazione, laddove non hanno più bisogno di una sedia a rotelle. Il giornale statunitense "The Hill" li ha chiamati "Jesus Flights". Nonostante questo la questione diverrà centrale in estate.
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