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CLARA MOSCHINI

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Fusione aeroporti Palermo-Trapani: frenata

Scalo trapanese oggi non è in grado di rappresentare definitivo volano sviluppo

L'aeroporto di Trapani, con una gestione economica sostenuta dalla Regione Sicilia, oggi non è in grado di rappresentare un definitivo volano di sviluppo. Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha quindi giustamente frenato sulla possibile fusione tra i due scali aeroportuali, dato che la situazione economica dell'aeroporto trapanese è appesantita dalle perdite. 

Il deputato regionale del Pd, Dario Safina, ha richiesto che il governo siciliano programmi un piano industriale che consenta di mantenere le tratte ad oggi presenti sullo scalo trapanese, incrementandole con nuove e più appetibili destinazioni al fine di creare un equilibrio nella gestione dei conti. Safina ha anche sottolineato l'importanza di stabilire una sinergia tra gli aeroporti di Palermo e Trapani, affinché il "Falcone-Borsellino" possa continuare a crescere mantenendo in equilibrio la sua situazione finanziaria. Inoltre, ha sottolineato l'importanza dell'arrivo della nuova compagnia, Aeroitalia, che collegherà gli scali più importanti dell'isola come Palermo e Catania anche con Bergamo e Roma-Fiumicino, ma ha anche messo in guardia sugli effetti che questo possa avere sui prezzi. Infine, ha evidenziato l'importanza di sfruttare al meglio il potenziale dell'aeroporto di Birgi, che potrebbe diventare l'hub del Mediterraneo come ponte naturale con i Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum.

Red - 1249620

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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