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Cina: boom della domanda di viaggi

Triplicata a gennaio, ma nel 2022 subito perdite economiche record

I vettori aerei cinesi hanno registrato un forte calo del numero di passeggeri nel corso del 2022. Il volume della domanda di viaggi è in costante ripresa nel post-pandemia, ma sono ancora molto lontani i volumi di transito passeggeri registrati nel 2019 negli aeroporti del Dragone. In ogni caso, oggi il settore è più vivace e per il 2023 è previsto un deciso rimbalzo per la domanda di viaggi.

Negli ultimi mesi le compagnie cinesi hanno aumentato i collegamenti internazionali a lungo raggio grazie all'allentamento delle restrizioni anti-covid, specie nei Paesi occidentali, ed alla riapertura delle frontiere ai viaggiatori stranieri decisa da Pechino. Questo aiuterà le otto principali aviolinee nazionali a riprendersi dalle pesanti perdite economiche subite lo scorso anno. I peggiori tonfi li hanno registrati China Eastern, Air China, Hainan, China Southern e Cathay. Basta prendere ad esempio il bilancio finanziario di Air China, dove si vede un rosso pari a 10,3 miliardi di dollari registrato nei primi sei mesi del 2022. 

Restano alcuni nodi che bloccano la ripresa. Tra questi c'è il rialzo del prezzo del carburante per aerei, in aumento rispetto allo stesso periodo di un anno fa (circa il +10%). Adesso però, l'incremento della domanda di viaggi impatterà sul prezzo del petrolio pertanto i costi operativi, che oggi rappresentano più del 25%, saliranno a causa del costo del cherosene. Fa ben sperare però che i voli internazionali dei vettori locali sono più che triplicati a gennaio 2023: un segnale che la ripresa dalla pandemia non è un fuoco di paglia.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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