Le sigle sindacali Cgil e Filt-Cgil Palermo hanno chiesto un incontro con il management della società gestione aeroporto Palermo (Gesap), che controllo lo scalo "Falcone-Borsellino" di Punta Raisi. Tra le priorità in agenda c'è quella di definire un "protocollo di legalità" sul sistema di assunzioni nelle aziende che ottengono di svolgere servizi per lo scalo tramite appalti e subappalti. 

"L'aeroporto palermitano è uno scalo in crescita. Un contesto in continua evoluzione dove le assunzioni dirette ed indirette del personale riteniamo debbano essere governate secondo criteri della massima trasparenza. L'obiettivo è quello di arrivare ad un livello di contrattazione inclusiva per tutti i lavoratori che, a vario titolo, interagiscono in un sito ad alta complessità", affermano i segretari dei sindacati Cgil, Mario Ridulfo, e Filt-Cgil Palermo, Fabio Lo Monaco. 

"Occorre garantire diritti e legalità -aggiungono i due segretari- che non sempre sono garantiti, e livelli adeguati per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Spesso il sindacato raccoglie segnalazioni e lamentele di condizioni lavorative difficili e di forme di sfruttamento. All'interno del sistema, soprattutto degli appalti, registriamo delle criticità ed un clima di tensione che negli ultimi giorni ha alimentato un crescendo di sospetti e calunnie anche nei confronti di un nostro dirigente sindacale che, dal nostro punto di vista, ha dimostrato la sua estraneità ai fatti". 

Ridulfo e Lo Monaco hanno inviato una lettera con la richiesta di incontro anche al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla ed al prefetto Maria Teresa Cucinotta. Ad oggi all'interno dello scalo aeroportuale opera circa un migliaio di persone: 243 dipendenti di Gesap e circa 400 addetti a tempo indeterminato, oltre che i lavoratori che in aerostazione, nel settore vigilanza, nei servizi legati all'operatività dello scalo, nella ristorazione e nelle pulizie.