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Russia-Ucraina: Roma sostiene fornitura armi

Crosetto: "Solo se Kiev reggerà attacchi possono crearsi condizioni per dialogare"

Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha chiarito quella che è la posizione italiana in merito alla fornitura di armamenti alle forze armate di Kiev ed al perseguimento della pace tra Russia ed Ucraina. Un tema che è sempre in cima al dibattito pubblico, con la maggioranza degli italiani che si dichiara pacifista. 

"Solo se l’Ucraina reggerà l’impatto di un nuovo attacco può darsi che si creino le condizioni per provare finalmente a sedersi ed a dialogare. Ma il dialogo sarà difficile, la Russia non ha intenzione di lasciare i territori ucraini occupati", ha spiegato il ministro, in un'intervista sul quotidiano "Il Corriere della Sera". 

"Stiamo inviando quello che gli ucraini ci hanno chiesto per difendersi dagli attacchi missilistici -ha proseguito Crosetto- che stanno colpendo principalmente obiettivi civili ed infrastrutturali. In questo decreto, cosa che purtroppo non interessa nessuno, abbiamo messo anche tende riscaldate, vestiario ed una quantità enorme di generatori per fornire energia elettrica a milioni di persone". 

"L'Europa non schiera nulla" ma "alcune Nazioni hanno deciso di fornire carri armati, su richiesta Ucraina, perché si prepara un attacco russo su larga scala". "La scelta non nasce dalla volontà di proseguire la guerra, ma dalla necessità di aiutare una Nazione aggredita a fronteggiare un attacco in cui la Russia impiegherà i 300.000 soldati che sta finendo di addestrare. Un attacco così sproporzionato che se l'Ucraina non ricevesse gli aiuti potrebbe solo soccombere".

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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