"È di mercoledì la pubblicazione della sentenza n. 860/2023 del Consiglio di Stato che, su ricorso presentato dall’associazione sindacale Navaid e patrocinato dagli avvocati Alfonso Vuolo e Riccardo Bucci, ha decretato “l’obbligo per ITA SpA di produrre tutta la documentazione inerente i criteri selettivi del personale assunto nella New Co". Tale obbligo discende dal fatto che è stata accertata la natura pubblicistica di ITA SpA, società, dice il Consiglio di Stato, a controllo pubblico (è interamente partecipata dal Mef), che svolge un servizio di pubblico interesse e pertanto, come ogni società a partecipazione pubblica, risponde agli obblighi generali di pubblicità e trasparenza. 

'Se fino ad oggi dal ministero e dalla stessa Amministrazione ITA SpA si era sempre portata avanti la teoria che la stessa società aveva natura meramente privatistica -precisa il presidente di NavAid comandante Danilo Baratti- circostanza confermata anche dalla Commissione europea che con propria decisione ne aveva autorizzato la partenza in quanto ente privato, con l’arresto del Consiglio di Stato le cose potrebbero decisamente cambiare. Proprio a partire non solo dall’obbligo di dover produrre la documentazione inerente le selezioni operate dall’agosto 2021 per verificare che le stesse siano rispettose dei criteri di trasparenza e pubblicità richiesti dalla normativa sugli enti a partecipazione pubblica, ma anche ulteriori documenti che ad oggi la società non ha mai voluto rendere pubblici, primo fra tutti il contratto di cessione dei beni del cosiddetto ramo aviation da Alitalia-Sai ad ITA SpA, rilevante al fine di comprendere se vi sia stato trasferimento d’azienda tra Alitalia-Sai ed ITA SpA, con conseguente applicazione dell’articolo 2112 codice civile ed automatica assunzione di tutti i lavoratori rimasti in Cigs in Alitalia-Sai'. 

'Questa sentenza -interviene il presidente di Naca Piloti Alitalia comandante Franco Zorzo- apre alla possibilità dei lavoratori di intraprendere ulteriori percorsi legali tesi per esempio ad accertare le eventuali discriminazioni che si sono verificate nella selezione del personale da parte di ITA, ma non solo. Continuiamo a rimanere aperti ad un vero confronto con ITA e con il Mef, ed attendiamo una loro convocazione. Tutto dipende dalla volontà del management di ITA di intraprendere o meno un vero dialogo costruttivo e serio, con una controparte come la nostra realmente rappresentativa delle istanze dei lavoratori. Non sta all’azienda scegliersi il sindacato con cui confrontarsi ma spetta ai lavoratori'. 

Pertanto, l’attività di controllo e le battaglie che quotidianamente Navaid porta avanti a tutela di tutti i suoi iscritti continua a dare i suoi frutti, riuscendo grazie ai suoi studi legali legali ad ottenere una sentenza che potrebbe essere estremamente rilevante per il futuro dell’aviazione civile del nostro Paese". 

La versione integrale della sentenza (33 pagine) è allegata a questa AVIONEWS.