Gli investigatori ucraini stanno valutando diverse teorie riguardo le cause dell'incidente aereo accaduto ieri nella città di Brovary, un sobborgo nella regione di Kiev. Un elicottero EC-225 Super Puma del Servizio di emergenza dell'Ukraine Air Force era precipitato nei pressi di un asilo, uccidendo 14 persone, tra cui un bambino. 

Tra le vittime anche il ministro degli interni ucraino, Denys Monastyrsky. Non si esclude perciò l'ipotesi di una manomissione. Infatti, il politico, ha un ruolo cruciale in tempo di guerra: dal mantenimento della sicurezza fino alla gestione della forza di polizia sull'intero territorio nazionale, senza scordare il coordinamento di alcune operazioni degli 007 ucraini. 

"L'indagine è in corso. Sono al vaglio diverse teorie e non sono autorizzato a parlare delle varie ipotesi finché le indagini non saranno completate". Pare che "questo non sia un incidente, perché è dovuto alla guerra. E la guerra ha molte dimensioni, non solamente sul campo di battaglia. In guerra non ci sono incidenti, questi sono tutti risultati della guerra", ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo al forum economico di Davos in videocollegamento. 

Intanto, prende intanto piede la possibilità che ci sia stata un'esplosione a bordo dell'aeromobile, ma tutte le ipotesi sulle cause dell'incidente sono ora sul tavolo degli investigatori: il sabotaggio russo per cui nessuna prova è ancora emersa; l'incidente per nebbia; il volo a quota troppo bassa per evitare i missili ma che avrebbe portato invece le pale ad impattare con i cavi elettrici; la scarsa illuminazione che avrebbe indotto in errore il pilota.

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.