Il comando delle forze armate della Corea del Sud ha reso noto che la scorsa settimana un drone militare nord-coreano (l'unico di un gruppo di cinque) è riuscito ad evitare i controlli di sicurezza, avvicinandosi alla no-fly zone ad alta sicurezza, che circonda l'ufficio del presidente della Repubblica di Corea del Seoul, Yoon Suk-yeol. Secondo quanto si apprende l'aeromobile senza pilota avrebbe sorvolato l'edificio per cinque ore. 

Il fatto era già emerso negli scorsi giorni quando l'esercito di Seoul si era scusato pubblicamente per non aver abbattuto i droni nord-coreani che avevano attraversato il confine. Era il 26 dicembre 2022. Allora non erano emersi i dettagli di quanto emerso oggi: si negava la circostanza secondo cui la no-fly zone attorno all'ufficio della presidenza fosse stata violata. Adesso sappiamo che il drone è penetrato per 2,3 miglia nel confine, giungendo nel quartiere centrale di Yongsan, a Seoul. I militari affermano che la sicurezza nazionale non è stata compromessa. 

È la prima volta in cinque anni che aeromobili militari della Corea del Nord riescono ad oltrepassare il confine senza essere intercettati, fermati o abbattuti dalle forze di difesa sud-coreane. Quanto accaduto conferma la crescente minaccia militare da parte di Pyongyang, che ha intensificato i test missilistici, raggiungendo un numero record di test nel 2022.