Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha promulgato la legge di bilancio che alloca i fondi su vari settori per l'anno fiscale 2023. Si tratta di un provvedimento da 1700 miliardi di dollari che prevede, fra le altre cose, "assistenza cruciale in Ucraina" in ambito sia umanitario che di fornitura di armamenti. Tra questi ci dovrebbero essere droni e sistemi di missili GM-140 Atacms (Army Tactical Missile System), prodotti da Lockheed Martin, con gittata di 300 km.

Sulle armi e le munizioni: "Siamo in guerra e non ne abbiamo mai abbastanza, quindi chiediamo sempre di più, ma dobbiamo ricordare un fatto semplice: riceviamo più supporto di quanto ne abbia ricevuto qualsiasi Paese, almeno nel XXI secolo", ha commentato oggi del ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba. 

Il segretario generale della North Atlantic Treaty Organization (Nato) Jens Stoltenberg è convinto che sebbene "possa sembrare un paradosso, il sostegno militare all’Ucraina è la via più veloce per la pace", perché "ogni Paese ha diritto di difendersi", così da convincere Putin del fatto che non raggiungerà i suoi obiettivi. Serve "una soluzione pacifica negoziata che garantisca all’Ucraina di essere riconosciuto come Stato democratico indipendente". 

Intanto, il ministro della difesa britannico, Ben Wallace, ha ufficializzato l'invio di 1000 rilevatori di metalli e 100 kit per la disattivazione delle bombe, con il fine di sostenere la bonifica dei campi minati ucraini: "Quest’ultimo pacchetto di aiuti del Regno Unito aiuterà l’Ucraina a mettere in sicurezza terreni ed edifici". "L’uso delle mine anti-uomo da parte della Russia e gli attacchi alle infrastrutture civili sottolineano la scioccante crudeltà dell’invasione di Putin".