Tamponi obbligatori (5): pressing su Bruxelles
Estendere misure italiane agli Stati membri per intercettare transiti in Paesi terzi
Dopo che la Cina ha disposto la fine delle restrizioni (stop quarantena, resta obbligo mascherine e tamponi) sui collegamenti aerei internazionali, il consiglio dei ministri italiano, così come altri Paesi nel mondo, ha reso obbligatori i test per il Covid-19 negli aeroporti nazionali per i passeggeri in arrivo dalla Cina. Ogni tampone sarà poi sequenziato alla ricerca di nuove varianti del virus Sars-CoV-2.
È quanto disposto ieri dal ministro della Salute, Orazio Schillaci. Adesso il vicepresidente del Consiglio dei ministri, Matteo Salvini, a capo del dicastero delle Infrastrutture e dei trasporti, vuole fare pressing sul commissario ai trasporti dell'Unione europea, Adina Valean, affinché misure simile siano attuate in tutti i Paesi membri. L'individuazione e la tracciabilità dei contagi, infatti, è resa più problematica sugli aerei che fanno scalo in Paesi terzi.
I passeggeri risultati positivi in Italia dovranno rispettare l'isolamento fiduciario e restare a casa per sette giorni se asintomatici o con pochi sintomi. Il ricovero è previsto per i casi più gravi. "Le misure di prevenzione all'epidemia siano appropriate, senza sfavorire i normali scambi tra le popolazioni", è il commento di fonti diplomatiche dell'ambasciata cinese a Roma, interpellate dall'agenzia di stampa "Ansa".
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