Presto al via spoil system del Governo
Da gennaio 70 nomine ai vertici di partecipate e società statali: da Leonardo all'Agenzia delle dogane
Il Governo guidato dal presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni è alle prese con alcune scadenze importanti. Si tratta di oltre 70 incarichi di vertice alla guida di società partecipate e uffici ministeriali. A gennaio, con la chiusura della legge di Bilancio, si apre dunque la stagione delle nomine. È il cosiddetto spoil system, il meccanismo per cui gli alti dirigenti della pubblica amministrazione cambiano con il cambiare del Governo.
Tra le poltrone d’oro da riassegnare c'è il ruolo di amministratore delegato del Gruppo Leonardo, società attiva nel settore dell'aerospazio e della difesa. La sostituzione di Alessandro Profumo è data per certa. I candidati in corsa sono due: l’ex ministro della Transizione energetica Roberto Cingolani o in alternativa Lorenzo Mariani, managing director di Mbda, il consorzio europeo che produce missili e tecnologie per la difesa. Cingolani è dato per favorito. Infatti, poco prima della nomina alla guida del ministero da parte dell'ex presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi, ricopriva il ruolo di capo del settore ricerca del Gruppo Leonardo. Un incarico che fu costretto a lasciare e nel frattempo riassegnato.
Tra le altre cariche pendenti c'è quella del direttore generale del Ministero dell'Economia e delle finanze (Mef): ad Alessandro Rivera potrebbe succedere l'attuale presidente di ITA Airways, Antonino Turicchi, ma tutto dipende dalla trattativa con il Gruppo aereo Lufthansa per la privatizzazione dell'aerolinea italiana. Tra le conferme c'è quasi certamente quella dell'amministratore delegato della società energetica Eni, Claudio Descalzi: destra e sinistra gli riconoscono di avere quasi dimezzato la dipendenza dal gas russo dopo l’inizio della guerra in Ucraina.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency