Guerra ucraina: bilancio di vittime e mezzi distrutti
Onu denuncia: accertati 6884 decessi tra civili, ma numeri reali sono molto più alti
Il comando generale delle forze armate dell'Ucraina ha pubblicato il suo consueto bollettino quotidiano secondo cui sarebbero 103.770 i soldati russi uccisi dall'inizio dell'invasione militare di Mosca in Ucraina (il 24 febbraio 2022) ad oggi. Si tratta di dati non verificabili in modo indipendente e frutto della propaganda di entrambe le parti in conflitto.
Il Bambino di Betlemme "conceda alla martoriata Ucraina, oppressa dalla brutalità della guerra, il sospirato dono della pace", è l'appello di Papa Francesco al termine dell'udienza generale di oggi.
L'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha aggiunto al conteggio quello delle vittime civili: i decessi accertati tra il 24 febbraio ed il 26 dicembre sono 6884, di cui 429 bambini. Tuttavia, l'agenzia sottolinea che la cifra effettiva può essere "considerevolmente più alta, poiché le informazioni da zone in cui ci sono state intense ostilità è ritardata e molti rapporti sono ancora in attesa di conferma".
Questi dati del ministero della difesa ucraino sui mezzi militari russi distrutti: 283 aerei, 267 elicotteri, 3017 carri armati, 1999 pezzi di artiglieria, 212 sistemi di difesa aerea, 418 lanciamissili, 4668 veicoli da trasporto, 16 unità marittime, 1707 droni, 6037 veicoli militari di vario genere.
Intanto, il ministero della difesa russo ha diffuso i dati sui mezzi militari ucraini neutralizzati: 352 aeroplani, 192 elicotteri, 2734 droni, 399 sistemi missilistici di difesa aerea, 7267 tra carri armati ed altri veicoli corazzati, 947 veicoli lanciamissili, 3729 tra cannoni e mortai, nonché 7779 unità militari di vario genere.
Il viceministro degli interni ucraino, Yevgeny Yenin, ha aggiunto che le forze armate russe hanno distrutto più di 700 obiettivi strategici (su 35.000 totali) tra "gasdotti, ponti, obiettivi simili'' dall'inizio dell'aggressione militare dello scorso 24 febbraio. Da ottobre, le forze armate di Mosca hanno mirato a colpire le infrastrutture energetiche dell'Ucraina, gravemente danneggiate da missili o droni kamikaze.
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