Prima missione commerciale e primo fallimento per Vega C, costruito dalla società italiana Avio di Colleferro, vicino Roma. A causa di un'anomalia verificatasi due minuti e 27 secondi dopo il decollo dalla rampa di lancio dello spazioporto di Kourou, nella Guyana francese, il vettore ha deviato dalla sua traiettoria normale, inabissandosi in mezzo dell'oceano Atlantico. È accaduto questa notte poco prima delle 3:00 ora italiana. Persi due satelliti.

"Ci assumiamo tutta la responsabilità di questo fallimento in qualità di prime contractor industriale. Avio si impegnerà a supportare la commissione di inchiesta indipendente con tutte le informazioni che saranno richieste ed a seguire le raccomandazioni che ne deriveranno per migliorare in maniera radicale la capacità di volo di questo nuovo lanciatore", ha dichiarato l'amministratore delegato della società di Colleferro, Giulio Ranzo. 

Ha chiarito la dinamica dell'incidente l'amministratore delegato di Arianespace, Stéphane Israël: "Dopo il decollo ed un'accensione nominale del P-120C, il primo stage del Vega, è stata osservata una pressione inferiore (ai livelli attesi) dello Zefiro 40, che è il secondo stadio del Vega. Dopo abbiamo osservato una deviazione dalla traiettoria ed un'anomalia molto importante e sfortunatamente la missione è perduta. Voglio fare le mie più profonde scuse ai nostri clienti, Pleiades Neo ed Airbus Defence and Space, per il fallimento di questa notte. Ora tutti noi, con i nostri partner, dovremo lavorare per capire perché lo Zefiro 40 non ha lavorato nella maniera corretta".

Il razzo Vega C aveva debuttato con successo a luglio 2022. L'obiettivo della missione di questa notte era quello di portare in orbita due satelliti della costellazione francese Pleiades Neo, funzionali all'osservazione della Terra. Intanto, come prevedibile, il titolo di Avio in Borsa è precipitato, cedendo il 10%. "Sono convinto che questo incidente non oscurerà l'eccellente lavoro fatto dalle imprese italiane ed europee", ha sottolineato il ministro delle Imprese e del "Made in Italy" (Mimit) con delega allo Spazio, Adolfo Urso.