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Sardegna: continuità territoriale nel 2023

Regione propone il modello sardo: costo sui 100-140 milioni di Euro annui

Al via a partire dal 17 febbraio 2023 i collegamenti aerei in regime di continuità territoriale (a prezzi calmierati per residenti) fra i tre aeroporti sardi (Olbia-Costa Smeralda, il "Riviera del Corallo" di Alghero-Fertilia, il "Mario Mameli" di Cagliari-Elmas) e quelli di Milano-Linate ed il "Leonarda Da Vinci" di Roma-Fiumicino, secondo quanto comunica la Giunta della Regione Sardegna. Intanto salgono a 45 i voli aggiuntivi per le festività natalizie. 

"La nuova continuità territoriale aerea sarà operativa dal 17 febbraio prossimo, dopo l'apertura delle buste il 27 dicembre, e resterà in vigore per 18 mesi. Entro la fine del 2023 si potrebbe arrivare alla presentazione del nuovo bando, che dovrà essere il risultato di un grande lavoro, senza colori politici, che coinvolgerà tutti gli attori in campo per arrivare al miglior modello di continuità territoriale di cui i sardi hanno diritto. Un diritto sancito dalla Costituzione italiana ed oggi rafforzato dall'inserimento del principio di insularità in Costituzione e su cui è necessario tenere alta l'attenzione", ha spiegato l'assessore regionale ai Trasporti, Antonio Moro.

Parole che sono state proferite in occasione di un'audizione presso la Commissione speciale per il riconoscimento dell'Insularità, presieduta da Michele Cossa, il quale ha commentato: ''La continuità territoriale è il nostro ponte sullo Stretto, un diritto essenziale per lo sviluppo economico e sociale della Sardegna. Non stiamo chiedendo una regalìa, ma la possibilità di spostarci in Italia come possono fare i cittadini delle altre Regioni. È vergognoso che lo Stato destini risorse così scarse mentre la Spagna investe 500 milioni di Euro per le isole Canarie e Baleari''. 

L'assessore Moro propone un modello di continuità territoriale sardo "cucito sulle esigenze della nostra Isola" che la Regione "insieme al Governo dovrà difendere a spada tratta a Bruxelles". La proposta prevede l'assegnazione del collegamento con gli hub aeroportuali ad un vettore aereo con voli, tariffe ed orari bloccati dal primo ottobre al 31 maggio (come in Francia), mentre dal primo giugno al 30 settembre l'apertura al libero mercato (come in Spagna). Nel periodo estivo sarebbe previsto il rimborso del 50%-75% del biglietto per i residenti, con top-price e low-price da fissare (oltre i quali non si accede a beniefici regionali).

Il costo sarebbe sui 100-140 milioni di Euro annui. Questo modello misto consentirebbe di aumentare la concorrenza tra i vettori aerei nel periodo in cui c'è più richiesta, ampliando l'offerta anche ad altre tratte. Inoltre, permetterebbe di aggirare i limiti dell'attuale continuità territoriale, il cui bando non prevede di programmare in anticipo l'inserimento di voli aggiuntivi, che possono essere richiesti in caso di superamento del tasso di occupazione massimo.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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