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MMI: celebrata Santa Barbara, patrona della Forza armata

Messa solenne alla presenza delle autorità civili, militari e religiose

Oggi 2 dicembre presso la Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, monsignor Santo Marcianò, Ordinario militare per l’Italia, ha officiato la Messa solenne di Santa Barbara, la Santa Patrona della Marina militare. La cerimonia si è svolta alla presenza del vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, del sottosegretario di Stato alla Difesa, Isabella Rauti, del capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, del capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Enrico Credendino e numerose autorità militari, civili e religiose.

Presenti in Basilica anche le reliquie della Santa, pervenute dalla sua abituale dimora, il tempietto dell’oratorio della Chiesa di San Martino a Burano.

La banda musicale della Marina militare ed il “Coro dell’Aventino” dell’Associazione musicale “Roma in canto” hanno accompagnato la celebrazione.

Monsignor Marcianò nella sua omelia ha ricordato come: “È il mare, la costa nella sua totalità che vi interessa, tanto nella sicurezza quanto nella custodia del creato, dell’ambiente, della biodiversità. Un compito che, assieme alla difesa, vi espone alla cura della bellezza e dell’armonia, e, per questo, suscita gratitudine ed apre alla speranza, anche in una quotidianità come quella di oggi, che fa sentire l’eco della guerra in modo sempre più prorompente e pericoloso”.

Dopo la preghiera del marinaio l’ammiraglio Credendino ha voluto ricordare che: “In questo momento, sono 2662 le donne e gli uomini impegnati in attività operativa ed addestrativa a bordo di 32 unità navali e sommergibili, di cui 15 in mare, e 9 aeromobili. La preghiera del marinaio, che abbiamo appena ascoltato, ci riporta proprio ai periodi di imbarco, quando al tramonto ogni marinaio vive questo straordinario momento di spiritualità: pochi minuti durante i quali la frenesia dell’attività operativa in mare, tipica di bordo, appare rallentare”.

La cerimonia costituisce un momento particolarmente sentito per il personale della Marina militare, una ricorrenza che unisce tutti i marinai, a maggior ragione quest’anno che le reliquie della Santa sono state esposte nella Biblioteca di Palazzo Marina, un’ostensione che ha permesso un momento di raccoglimento al personale militare e civile della Marina e dei loro familiari.

A margine della cerimonia il sottosegretario Isabella Rauti ha espresso la sua massima gratitudine e riconoscenza alla Marina militare, artiglieri e genieri dell’Esercito, Vigili del fuoco per il quotidiano impegno in favore della sicurezza del nostro Paese e per la salvaguardia e l’incolumità dei cittadini.

Si narra che Barbara di Nicomedia in Bitinia fu rinchiusa in una torre e poi condotta al martirio per la sua indomata fede cristiana osteggiata dal padre pagano Dioscuro, che al “quattro del mese di Dicembre, regnante Massimiano Imperatore, ed essendo preside Marziano…” (circa nel 228 dC), fu incenerito da un fulmine celeste, simbolo della morte immediata senza la possibilità di redimersi.

La martire, nell’imminenza del supremo sacrificio, pregò Gesù: “…tu che tendesti i cieli e fondasti la terra e rinchiudesti gli abissi, il quale comandasti ai nuvoli che piovessero sovra i buoni e sovra i rei, andasti sopra il mare e riprendesti il tempestoso vento, al quale tutte le cose obbediscono, esaudisci per la tua misericordia infinita l’orazione della tua ancilla… Pregoti il Signore mio Gesù, se alcuna persona a tua laude farà memoria di me e del mio martirio,…mandali grazia per tua misericordia”…

Da queste espressioni si percepisce l’intenso intreccio che lega Santa Barbara agli uomini della Marina Militare e dei Vigili del Fuoco.

La leggenda spiega le ragioni per cui subito dopo l’invenzione della polvere da sparo, presso ciascun magazzino di munizioni, in particolare sulle navi da guerra, per devozione alla vergine di Nicomedia, è presente sulle pareti un’immagine della Santa perché siano preservati dal fuoco e dai fulmini celesti i depositi delle polveri che si chiamano appunto “Santa barbara”.

Il 4 dicembre di ogni anno uomini e donne della Marina militare e quanti operano per essa, nel ritrovarsi con le comuni origini e valori, festeggiano solennemente la loro Santa Patrona. È tradizione, infatti, a bordo delle navi e presso tutti gli enti e i comandi della Forza Armata commemorare la ricorrenza di Santa Barbara.

Le donne e gli uomini dei Vigili del Fuoco festeggiano il 4 dicembre la propria Patrona in tutte le strutture presenti sul territorio nazionale e nella commemorazione ripercorrono le attività svolte durante tutto l’anno per la salvaguardia e l’incolumità delle persone, l’integrità dei beni e dell’ambiente, la difesa civile e la prevenzione incendi.

red/f - 1248245

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