L'agenzia europea per la difesa (Eda, European Defence Agency) ha comunicato che i Paesi membri dell'Ue aumenteranno il budget militare di 70 miliardi di Euro entro il 2025 (erano 214 nel 2021). Individuati però alcuni punti critici: la scarsa mancanza di progetti di cooperazione ed acquisti -su aerei militari da trasporto, portaerei, navi cisterna e sistemi di difesa aerea di fascia alta- finalizzati alla creazione di forze armate omogenee. 

"La pianificazione della difesa continua ad essere fatta per lo più in isolamento. Gli Stati membri dell'Unione europea rimangono poco convinti dai progetti di cooperazione", hanno spiegato l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, a margine di una riunione annuale dei ministri della difesa a Bruxelles. 

L'agenzia ha affermato che solo il 18% degli investimenti in programmi di difesa ha comportato la cooperazione tra i Paesi europei. Insomma cooperazione ed aumento della spesa sono i due pilastri per garantire che l'Europa disponga di una difesa comune e forze in grado di rispondere a qualsiasi crisi. Invece molti Paesi preferiscono procedere individualmente all'acquisto di armi ed attrezzature da fornitori esterni ai confini europei.