I vettori aerei statunitensi si stanno attrezzando per la loro prossima grande ondata di assunzioni che riguarderà i meccanici degli aeroplani. Una infornata di personale che segna la fine vera e propria della crisi pandemica. Per soddisfare questa esigenza, anche in vista dell'aumento del numero di velivoli nelle flotte e del cambiamento della tecnologia, le aviolinee stanno avviando programmi di formazione professionale. 

Tra queste c'è United Airlines, nel suo hub aeroportuale di Chicago-O'Hare ha avviato ieri un programma di formazione rivolto agli aspiranti meccanici. L'apprendistato dura 36 mesi e consente ai partecipanti, che vengono pagati mentre frequentano, di ottenere la certificazione professionale dalla Federal Aviation Administration (Faa) statunitense.

Si tratta di una decisione legata all'acquisto di 270 nuovi aerei e che porterà all'assunzione di 7000 tecnici di manutenzione entro il 2026. Il vettore ha avviato un programma simile per i piloti. Secondo alcuni esperti, infatti, la carenza di tecnici della manutenzione porterà al verificarsi di ritardi nei collegamenti aerei. Le nuove assunzioni sono perciò rese impellenti dall'avvicinarsi delle vacanze invernali, dopo un'estate in cui la domanda di viaggi ha raggiunto un volume record, generando però notevoli disagi: ritardi, prezzi elevati, voli cancellati.