Un gruppo composto da un centinaio di ambientali ha bloccato in questi giorni un'area in cui erano presenti aerei privati presso l'aeroporto di Amsterdam-Schiphol. Gli attivisti, vestiti in tuta bianca, si sono seduti per terra lungo la pista di decollo ed atterraggio e hanno usato le loro biciclette lungo l'apron, impedendo ai velivoli di partire. La protesta era organizzata da Greenpeace ed Extinction Rebellion in concomitanza della Cop27 in Egitto.

"L’aeroporto dovrebbe ridurre i movimenti dei voli, invece sta costruendo un terminal nuovo di zecca. L’élite benestante usa più che mai jet privati, il mezzo di trasporto più inquinante. L’industria aeronautica sembra non vedere che sta mettendo a rischio le persone aggravando la crisi climatica. Questo deve finire. Vogliamo meno voli, più treni ed il divieto di voli a corto raggio e jet privati non necessari", lo ha affermato una referente di Greenpeace nei Paesi Bassi, Dewi Zloch. 

Il gruppo ambientalista dichiara che lo scalo di Schiphol è la più grande fonte di emissioni di anidride carbonica nei Paesi Bassi, con 12 miliardi di chilogrammi all'anno. Il gestore aeroportuale ha replicato che mira a ridurre le emissioni entro il 2030 e per arrivare ad avere un'impronta zero entro il 2050. La polizia è intervenuta arrestando i manifestanti e facendoli portare via in autobus. Intanto sono stati segnalati ritardi sui voli commerciali.