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Polemica per scommessa di Enac sull'aeroporto di Catania

Cisal Palermo: "Necessario correggere scelta sbagliata che non fa interessi della Sicilia"

È polemica in Sicilia per quanto contenuto nel nuovo Piano nazionale degli aeroporti (Pna) redatto dall’Ente nazionale aviazione civile (Enac), che traccia il futuro della mobilità aerea in Italia fino al 2035. Nel documento è messa nero su bianco la scelta dello scalo "Vincenzo Bellini" di Catania-Fontanarossa come quello principale di riferimento nazionale sull'isola.

"La scelta di Enac di selezionare l'aeroporto di Catania come hub del Mediterraneo, a scapito di Palermo, è una forzatura: lo scalo di Punta Raisi, per le sue piste, è idoneo ad ospitare mezzi di maggiori dimensioni e non soffre la vicinanza dell'Etna che spesso costringe gli aerei a cambiare percorso", affermano Giacomo De Luca (Legea Cisal Palermo) e Gianluca Colombino (segretario Cisal Palermo).

"Il 'Falcone-Borsellino' -aggiungono- può contare su due piste di 3326 metri e 2068 metri e quattro direzioni di atterraggio, più 37 piazzole di sosta, a fronte di Catania che ha una sola pista di 2436 metri e due sole direzioni di atterraggio. Condizioni incontestabili che ci hanno spinto a chiedere l'intervento del Comune di Palermo". 

"L'amministrazione, da noi sollecitata, ci ha assicurati di avere già esposto la questione all'Enac e che altrettanto farà con il prossimo governo regionale. È però necessario -concludono De Luca e Colombino- che tutti intervengano, dal presidente della Regione siciliana Renato Schifani al Governo Meloni, per correggere una scelta sbagliata che non fa certamente gli interessi di tutta la Sicilia".

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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