Il vettore aereo low-cost irlandese Ryanair punta nei prossimi anni a raddoppiare il numero di passeggeri trasportati in Italia in 12 mesi (da 80 milioni a 165 milioni), ma senza aumentare le tariffe. Un obiettivo che l'aviolinea intende perseguire nel periodo compreso tra aprile 2022 e marzo 2023.

"L’era dei voli low-cost non è affatto finita". I voli a 9,99 Euro "non sono sostenibili in questo periodo con il rincaro del carburante, ma appena il cherosene costerà di meno di conseguenza scenderà anche la tariffa media", dichiara l'amministratore delegato dell'aviolinea irlandese, Michael O’Leary, in un’intervista rilasciata a "il Corriere della Sera".

Tra le incognite che più teme il manager ci sono una nuova ondata di covid-19 e la guerra in Ucraina, ma con l’inflazione "paradossalmente potrebbe essere un bene per i nostri affari", dichiara, perché "le persone non smetteranno di viaggiare, ma invece di prendere i voli cari delle altre compagnie si imbarcheranno più volentieri sui nostri aerei perché pagherebbero di meno".

"Ad oggi le vendite per il periodo natalizio sono già il 10% superiori a quelle della fine del 2019" e per quanto riguarda le tariffe "siamo ancora abbastanza in anticipo, ma parliamo di un incremento medio del 6-7% rispetto a tre anni fa". In Italia "c’è ancora spazio per crescere, ma onestamente non stiamo a guardare la quota di mercato": "non puntiamo su chi ci incentiva di più, ma su chi ci fa ottenere il costo operativo più basso. Gli aeroporti a quel punto farebbero soldi perché quei clienti spenderebbero nei parcheggi e nei ristoranti".