Un gruppo di scienziati ha individuato tracce organiche di carbonio, idrogeno ed ossigeno in alcune rocce trovate dal rover Perseverance su Marte. Si tratta di quattro campioni che fanno parte di 12 rocce raccolte nel corso del 2022. Il materiale sarà portato sul pianeta Terra dal futuro programma Mars Sample Return (Msr) della National Aeronautics and Space Administration (Nasa) e dell'European Space Agency (Esa).

"Abbiamo scelto il cratere Jezero per l'esplorazione da parte di Perseverance perché pensavamo che avesse le migliori possibilità di fornire campioni scientificamente eccellenti. Adesso sappiamo di aver inviato il rover nella posizione giusta. Queste prime due campagne scientifiche hanno prodotto un'incredibile varietà di campioni da riportare sulla Terra mediante la campagna Mars Sample Return", ha dichiarato il responsabile scientifico Nasa, Thomas Zurbuchen.

L'agenzia spaziale americana frena l'entusiasmo circa il forte sospetto che quanto scoperto possa essere il segnale di forme di vita esistite in passato su Marte. Al momento non ci sono abbastanza elementi per poterlo affermare. Mancano evidenze scientifiche perché molecole del genere possono essere anche il risultato di processi chimici che non implicano la vita. Inoltre, già nel 2012, 2018 e 2021 il rover Curiosity aveva scoperto elementi "comunemente associati alla vita".

Infatti, il cratere Jezero in passato, circa tre miliardi e mezzo di anni fa, ospitava un grande lago nel quale confluiva un fiume. In quel luogo il rover Perseverance aveva raccolto una roccia rivelatasi essere di tipo igneo, ovvero prodotta in seguito alla cristallizzazione del magma vulcanico.