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Attacchi aerei. A 21 anni dall'11 settembre

Sui social e sul web trovano spazio narrazioni complottistiche sul dramma collettivo

Si avvicina il 21esimo anniversario dagli attentati dell’11 settembre 2001. Una data che ha sconvolto tutto il mondo del trasporto aereo e non solo. Era un martedì. Una giornata calda tipica della fine dell'estate qui in Italia. Dall'altra parte dell'Oceano Atlantico 19 terroristi di al-Qaeda salirono a bordo di quattro velivoli di linea dei vettori aerei United Airlines ed American Airlines e scrissero una pagina triste della storia globale. 

Una volta dirottati gli aeromobili: un B-767 di American Airlines (volo AA11) con 92 persone a bordo si era schiantato contro la Torre Nord del World Trade Center a New York, un palazzo altro 410 metri costituito da 110 piani. Tra l'incredulità generale ed il terrore dei passanti, le emittenti televisive di tutto il mondo avevano interrotto la normale programmazione per trasmettere in diretta dalla "Grande Mela". Poco dopo, sotto lo sguardo di centinaia di milioni di spettatori, un altro aereo colpì la Torre Sud: era un Boeing 767 di United Airlines (volo UA175) con 65 persone a bordo. 

Era chiaro: non poteva essere un incidente, il mondo stava assistendo ad un attentato terroristico senza precedenti. Intanto un altro velivolo B-757 di American Airlines (volo AA77), con 64 persone a bordo, si schiantò contro la facciata del Pentagono ad Arlington, ossia il palazzo del ministero della difesa americana. Infine un quarto aeromobile B-757 (volo UA93) precipitò al suolo nelle campagne vicino a Shanksville, in Pennsylvania, grazie alla rivolta dei passeggeri, salvando forse la Casa Bianca verso cui sarebbe stato destinato.

Gli attacchi suicidi causarono la morte di quasi 3000 persone. Tutti e quattro gli aerei di linea erano in viaggio verso la California, decollati dagli aeroporti di Boston, Dulles e Newark. Tra la convulsione del momento e la confusione generale a tutti i mezzi aerei civili internazionali fu proibito di atterrare su suolo statunitense per tre giorni. Quelli già in volo furono dirottati sugli aeroporti di Canada o Messico. La storia del mondo sarebbe cambiata da lì a poco con l'avvio della Guerra in Afghanistan (2001-2021) da parte degli Stati Uniti, che portò all'uccisione del leader di al-Qaeda, Osama bin Laden, nel 2011.

A 21 anni da quel dramma collettivo mondiale continuano a trovare spazio le narrazioni complottistiche,. sempre le solite, ancora in circolazione, condivise soprattutto sul web, trovano eco sui social network, dove vengono rilanciate. L’idea che sta alla base delle teorie del complotto sugli attentati dell'11 settembre è che quelli non erano aerei di linea dirottati: i grattacieli non sarebbero crollati, ma sarebbero stati demoliti in modo controllato, magari per incassare il premio assicurativo.

La realtà è un'altra e c'è una verità. Le Torri Gemelle avevano una struttura con cavità centrale costituita da colonne di acciaio, che non avrebbe potuto impedire agli aerei di linea di penetrare all’interno. Perciò, il crollo dei grattacieli non era dovuto al mero impatto dei velivoli, bensì agli incendi scatenatisi subito dopo, che avevano indebolito le strutture in acciaio, innescando il crollo. Ora non resta che pregare in ricordo delle vittime. 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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