Prende il via tra voci critiche ed altre favorevoli la trattativa esclusiva per la privatizzazione del vettore aereo tricolore ITA Airways, tra il ministero dell'Economia e delle finanze (Mef) ed una cordata franco-americana guidata dal fondo d'investimento statunitense Certares assieme alle aviolinee Air France e Delta Air Lines. Tra le novità emerse dai primi faccia a faccia c'è la possibilità di avviare alcune migliaia di nuove assunzioni.

Si tratta di una scelta dettata dalla necessità di compiere un salto di qualità per trasformare l'aviolinea in player globale del trasporto cargo e passeggeri. La compagnia punta ad avere 4600 persone assunte entro il 2023 per poi salire a 5200 occupati nel 2024. L'innesti di lavoratori continuerebbe più lentamente nel 2025 (200 nuove entrate): ma Certares confida di aumentare il ritmo con l'apertura delle nuove rotte nel mercato dell'America del Nord ed America Latina. 

Si tratta di un piano di espansione che apre uno spiraglio del settore del trasporto aereo italiano, dove il fallimento dell'ex-compagnia Alitalia, oggi in amministrazione straordinaria, è ancora una ferita aperta. Non solo dal punto dell'orgoglio nazionale, piuttosto sotto il profilo dei costi per pagare la cassa integrazione agli ex-dipendenti (erano 8000 a gennaio 2022): serviranno 257,1 milioni di Euro tra il 2022 ed il 2023. Somma ridotta ITA Airways assume.

Considerato che il centrodestra si è messo di traverso, chiedendo che la trattativa venga lasciata in mano al prossimo Governo, sei consiglieri di amministrazione di ITA Airways (nominati dal Mef) hanno proposto l'integerrimo magistrato Raffaele Squitieri, presidente emerito della Corte dei conti, alla guida dell’organismo di Vigilanza interno. 

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.