Un rifornimento pari a circa 40.000 tonnellate di carburante per aerei sarebbe stato assicurato dalla società Terneftegaz (joint-venture del gruppo energetico francese Total Energies e dell'omologa russa Novatek) a velivoli da guerra russi operanti in Ucraina. È quanto emerge da un'indagine giornalistica condotta dal quotidiano francese "Le Monde" e dell'ong "Global Witness", che ha puntato il dito contro l'azienda francese. 

Secca la smentita di Total Energies: "Non siamo in alcun modo associati alla fornitura di carburante all'aviazione militare russa. In questo articolo sono contenute accuse infondate". La società ha spiegato a "Le Monde" che Novatek non ha ricevuto alcun dividendo dal febbraio 2022 e che "TotalEnergies non partecipa alle decisioni di Novatek", che effettua le vendite autonomamente sul mercato russo, senza controllo da parte francese. 

Ma dall'ong Louis Goddard rilancia le accuse: "Sostiene che la sua produzione non ha alcun legame con le operazioni militari russe, ma questo argomento non regge più. Total Energies deve essere pulita. Dopo l'invasione russa dell'Ucraina, mantiene ancora attività in Russia, principalmente incentrate sul gas liquefatto di Yamal Lng".

Secondo un articolo pubblicato su "Le Monde" il gas siberiano prodotto presso il giacimento russo di Termokarstovoye gestito dalla società Terneftegaz, una joint-venture di Total Energies (francese al 49%, russa al 51%) sarebbe servito a produrre il carburante incriminato. Questo sarebbe giunto fino ad Omsk e da lì sarebbe stato trasportato alle basi militari di Morozovsk e Voronezh, dove sono stanziati i cacciabombardieri russi Sukhoi. Una fornitura che secondo i giornalisti sarebbe continuata senza interruzioni dal 13 febbraio al mese di luglio 2022.