Le incursioni di aerei militari russi e cinesi sono sempre più frequenti nelle rispettive zone di identificazione aerea di difesa della Corea del Sud e del Giappone. L'ultima è avvenuta ieri: un giorno particolare, visto che proprio ieri Washington e Seul hanno dato il via libera alla prima esercitazioni militare congiunta dal 2018. Scelta dettata dalla crescente minaccia nucleare della Corea del Nord e dalle tensioni fra Cina e Taiwan. 

"Il nostro esercito ha adottato le misure tattiche in preparazione contro possibili incidenti", ha affermato il Comando sud-coreano in una nota rilanciata dalla "Yonhap". Le autorità di Seoul hanno precisato che l'incursione non è avvenuta non nello spazio aereo territoriale, piuttosto nella zona di difesa, ossia quella in cui gli aerei stranieri devono identificarsi per prevenire scontri accidentali. 

L'esercitazione congiunta "Ulchi Freedom Shield" tra Seoul e Washington ha segnato la ripresa degli addestramenti su larga scala in Estremo Oriente e nell'Indo-Pacifico tra le forze filo-americane, dopo la riduzione delle manovre nel 2018 decisa durante la presidenza di Donald Trump per rilanciare la missione diplomatica nei confronti di Pyongyang. 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.