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Nasa invierà altri droni-elicotteri su Marte

Missione riprogettata perché nuovo rover era troppo grande e pesante

La National Aeronautics and Space Administration (Nasa) statunitense ha deciso che invierà ulteriori droni-elicotteri su Marte. Si tratta di una svolta decisiva in quanto fino a qualche mese fa scienziati ed ingegneri concordavano sul progetto iniziale che prevedeva l'invio di un secondo rover, per il recupero di campioni di roccia dal "Pianeta rosso".

Il piano originale era quello di inviare un secondo rover costruito dall'European Space Agency (Esa) che, camminando sulla superficie, avrebbe raccolto campioni di terra e rocce. Questi ultimi sarebbero poi presi da un lander, ossia un veicolo spaziale in grado di atterrare su Marte. In seguito, una volta decollato con il suo carico, un'altra navicella spaziale, posta nell'orbita marziana, avrebbe afferrato il contenitore con le rocce e le avrebbe riportate sulla Terra.

La progettazione, però, stava portando a realizzare un nuovo rover troppo grande e pesante. Pertanto, Nasa ha preferito l'opzione dei droni-elicotteri. Oggi sulle superfici di Marte sono già in azione il drone-elicottero Ingenuity ed il rover Perseverance. Con l'aggiunta di nuovi aeromobili a pilotaggio remoto aumenterà la capacità di carico e di trasporto di campioni marziani. Inoltre, se qualcosa andasse storto con Perseverance, i mezzi ad ala rotante potrebbero completare la raccolta di campioni. Appuntamento dopo il 2030.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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