A due settimane dal primo rogo sul Carso, l'incendio sembrava spento ma le fiamme sono divampate nuovamente mercoledì pomeriggio. Rapidamente hanno raggiunto un gruppo di case, salvate dalla macchina antincendio, ma è andato in fumo il bosco intorno. Dall'alba di oggi sono in azione due Canadair e tre elicotteri ed altri due Canadair, in precedenza impegnati da missioni all'estero, dovrebbero arrivare nel corso della mattina.

Nella notte il fronte delle fiamme non è avanzato in modo significativo ed è confinato nei comuni di Savogna d'Isonzo e Devetachi. Tuttavia, il vice-governatore della Regione Friuli Venezia Giulia con deleghe alla Protezione civile ed alla salute, Riccardo Riccardi, ha spiegato che le preoccupazioni maggiori al momento sono suscitate da un incendio divampato al confine con la Slovenia, nel comune di Taipana, in provincia di Udine.

Ieri, il sindaco di Savogna d'Isonzo, Luca Pisk, aveva firmato un'ordinanza con cui disponeva l'evacuazione immediata dell'intera frazione di San Michele del Carso, poiché un forte vento spingeva le fiamme verso le case. Una decisione dettata dalla necessità di scongiurare rischi, perché nonostante l'impiego di due Canadair e tre elicotteri dei Vigili del fuoco e della Protezione civile della Regione, l'incendio continuava ad avanzare.